Lavorare meno, lavorare meglio, in team e con meno gerarchie: il futuro del lavoro sta arrivando.
La quarta rivoluzione industriale, come tutti i grandi cambiamenti, si propagherà a macchia di leopardo lasciando coesistere, per un periodo più o meno lungo, attività tradizionali e attività innovative. Il cambiamento, nella pratica, interesserà in primo luogo azioni, orari, luoghi e competenze dei lavoratori, mentre a lungo termine impatterà sempre più nella visione complessiva del lavoro.
Attraverso team dinamici dislocati in diverse aree e lavoratori in smart working che lavorano da remoto, le attività più innovative si stanno riorganizzando trasformando — secondo le parole di Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum — le strutture gerarchiche in modelli più collaborativi, fondati sulla creazione di veri e propri network. Casi interessanti possono essere quelli di General Electrics, Amazon o Axa Italia.
È necessario tenere in considerazione che, nonostante l’evoluzione tecnologica permetta di scorgere nuove prospettive e opportunità di giorno in giorno, rimane compito delle persone e delle aziende imparare a sfruttare questi nuovi strumenti nell’ottica di migliorare la qualità della vita e del lavoro.
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